Interviste ai Dirigenti Scolastici del nostro distretto
Intervista integrale (pubblicata in formato ridotto su IL NUOVO XXV, 5 Novembre 2013 pag. 40)
di Fabrizio Falzini
Da questo numero iniziamo un'indagine su quanto la crisi sta pesando sugli istituti scolastici della nostra zona. Iniziamo da Castelnuovo di Porto e dall'Istituto Comprensivo "Guido Pitocco", rivolgendo alcune specifiche domande alla dirigente prof.ssa Raffaella Giustizieri
1. In che modo la Crisi si riflette sui finanziamenti che lo Stato (direttamente e tramite gli enti locali della Regione e del Comune) ha elargito all'IC "Guido Pitocco"? (aspetto economico documentato da Sonia) ".
Anno 2005 Stato € 18386,12 Comune € 25071,30
Anno 2006 Stato € 11145,72 Comune € 27333,10
Anno 2007 Stato € 5606,80 Comune € 20556,79
Anno 2008 Stato € 7550,98 Comune € 16302,60
Anno 2009 Stato € 13338,00 Comune € 14898,70
Anno 2010 Stato € 10428,33 Comune € 4296,00
Anno 2011 Stato € 12196,23 Comune € 4872,24
Anno 2012 Stato € 11659,77 Comune € 5739,25
CONSEGUENZE
il numero dei docenti e del personale ATA (personale di segreteria, collaboratori scolastici e assistenti tecnici) è drasticamente diminuito (rispettivamente 87.341 e 44.500 posti in meno);
- non sono state attivate nuove classi a tempo pieno, nonostante le richieste delle famiglie, con particolare riferimento alla scuola dell’infanzia dove permangono inaccettabili e lunghissime liste d’attesa;
- il rapporto docenti-alunni è aumentato con punte di 29-30 alunni per classe, anche in presenza di alunni disabili;
- i finanziamenti destinati alle scuole per assicurare aspetti fondamentali del loro funzionamento sono stati, nel triennio, drasticamente ridotti: quasi completamente azzerati quelli destinati ai corsi di recupero delle scuole superiori, ridotti del 71% quelli per il miglioramento dell’offerta formativa, gravemente insufficienti quelli destinati agli acquisti di materiali di consumo, fotocopie, manutenzioni, sicurezza, ecc.
- in questa situazione molte scuole, anche dell’obbligo, hanno deciso di richiedere contributi alle famiglie che, utilizzati esclusivamente per servizi rivolti agli alunni e gestiti con trasparenza, rappresentano effettivamente una valida risorsa per migliorare il servizio.
- a tutto questo occorre aggiungere che tagli simili hanno coinvolto pesantemente anche i bilanci e il personale dei servizi sociosanitari territoriali (AA.SS.LL. e servizi sociali per primi), compromettendo ulteriormente gli interventi su tutte le situazioni di disabilità e svantaggio sociale presenti nelle scuole.
La legge 133 del 2008, che ha provocato quest’ondata di tagli, prevedeva anche che il 30% di questi risparmi fosse reinvestito all’interno delle scuole. Ciò non si è verificato.
L’assegnazione degli organici dei docenti di scuola primaria ha registrato ulteriori diminuzioni rispetto allo scorso anno, con la conseguenza di dover aumentare il numero dei docenti che intervengono nelle classi (eliminando contemporaneamente le ore di compresenza, indispensabili per intervenire precocemente sulle difficoltà di apprendimento degli alunni), e di non poter sempre assicurare il tempo scuola richiesto dai genitori.
Il piano di dimensionamento delle scuole, infine, previsto dalla legge 111 del 15 luglio 2011,
ha prodotto Istituti Comprensivi che in alcuni casi sfiorano i 1800 alunni con un numero elevatissimo di plessi (anche più di 10 I problemi gestionali e l’ampliamento di responsabilità che ne sono fin troppo : i dirigenti scolastici, da soligravi difficoltà a governare scuole così grandi e complesse in modo efficace e rispondente ai bisogni dell’utenza.
CRITICITA’
Scuole senza materiale di consumo, con computer vecchi e privi di assistenza, costrette a chiedere un aiuto dai genitori dei loro alunni.
- Aule meno pulite.
- Alunni, anche in tenera età, meno vigilati negli spazi comuni e nei bagni.
- Alunni che non svolgono le normali attività didattiche per un gran numero di ore.
- Aule sovraffollate.
- Alunni con handicap, DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e BES (Bisogni Educativi Speciali) con minori attenzioni educative perché in classi troppo numerose.
- Forte riduzione del recupero scolastico e dei progetti educativi non finanziati direttamente dai genitori.
- Non garanzia dell’effettiva organizzazione dell’ora alternativa all’insegnamento della religione nelle scuole medie, alle superiori e nella stessa scuola primaria.
2. Come viene percepita la crisi dagli alunni dal punto di vista sociologico e psicologico e quali iniziative, convegni, conferenze, progetti sono stati inseriti nel POF 2013 - 2014 per trasformare la crisi in una chance di crescita culturale e di solidarietà (penso ad esempio al Progetto della Prof. di Religione che insegna nelle prime che prevede di invitare i rappresentanti delle diverse confessioni religiose presenti a Castelnuovo);
Le conseguenze della crisi economica che il nostro paese sta attraversando pesano inevitabilmente sulle spalle dei bambini, direttamente e indirettamente: a cominciare dal vivere in situazioni di ristrettezze economiche con conseguenti privazioni (così l’uscita didattica come il bollettino della mensa) fino a subire un clima familiare teso e preoccupato. I bambini sono lo specchio della realtà che vivono ed è facile accorgersi quando qualcosa “non funziona”: aumenta il loro grado di aggressività come anche l’intolleranza, diminuisce la motivazione ad apprendere e l’attenzione durante le attività didattiche; tutto ciò comporta evidenti ricadute psicologiche causate dal senso di esclusione e dall’umiliazione.
Un’altra importante considerazione da fare è che un quadro simile può facilmente portare ad una precoce forma di depressione che, a sua volta, può sfociare in una forte disaffezione nei confronti della scuola ed una preoccupante devianza.
Il Piano dell’offerta formativa, che è documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale curricolare ed extra-curricolare, del nostro Istituto è impegnato a dare una risposta operativa ed efficace ai bisogni dei nostri alunni, accogliendo al suo interno attività e progetti significativi, ponendo la sua attenzione educativa sia su una dimensione strettamente didattica che su quella sociale.
Ecco allora che accanto a progetti come il “Recupero” (destinato a quegli alunni che hanno necessità di un supporto didattico in Italiano, Matematica e Inglese), il “Trinity” (per il potenziamento dello studio della lingua inglese con il conseguimento della certificazione europea), il”Latino” (dedicato agli alunni che prevedono un proseguo liceale degli studi) sono stati ideati percorsi volti alla cura e consapevolezza di se stessi, alla ricerca del proprio benessere, al recupero della motivazione e allo sviluppo di senso critico, alla tolleranza e all’integrazione nonché alla difesa dei diritti umani.
Alcuni esempi:
Progetto “La scuola incontra il mondo del lavoro”
La demotivazione è tra le problematiche più gravi presentate dagli alunni in quanto fa venire a mancare il motore interno che spinge a compiere qualsiasi attività sia essa di studio, personale o lavorativa.
“Perché studiare se tanto poi non si trova lavoro!?”
Non è facile ai nostri giorni controbattere a questo che sembra un dato di fatto, ma è necessario dare risposte concrete per fornire ai giovani una prospettiva di futuro possibile che dia loro speranza e di conseguenza motivazione ad impegnarsi per attuarlo.
L’idea è di far conoscere ai ragazzi, alla vigilia della prima scelta impegnativa nel progetto della loro vita, alcune storie professionali di impegno, di creatività, di superamento di ostacoli socio-economici che hanno condotto ad un successo professionale, direttamente dalla viva voce dei protagonisti.
Piccoli e grandi imprenditori impegnati nell’industria, nell’artigianato, nei servizi racconteranno appassionatamente la loro storia.
Cosa pensavano quando erano ragazzi, quali difficoltà economiche e sociali avevano di fronte, quali le molle che hanno fatto scattare in loro il desiderio di impegnarsi nella propria attività, il loro percorso umano, scolastico e professionale, nel quale, siamo certi, il duro lavoro è stato l’ingrediente fondamentale.
Duro lavoro, ma alimentato da passione, desiderio di migliorarsi, da un progetto personale ma anche sociale che li ha spinti ad impegnarsi per essere protagonisti.
Progetto Unplugged in collaborazione con la Regione Lazio
Programma di prevenzione scolastica dell’uso di sostanze basato sul modello dell’influenza sociale. Disegnato da un gruppo di ricercatori europei, è stato valutato attraverso uno studio sperimentale randomizzato e controllato condotto in 7 Paesi. È il primo programma europeo di provata efficacia.
Unplugged mira a migliorare il benessere e la salute psicosociale dei ragazzi attraverso il riconoscimento ed il potenziamento delle abilità personali e sociali necessarie per gestire l’emotività e le relazioni sociali, e per prevenire e/o ritardare l’uso di sostanze.
Il progetto ha coinvolto le 5 classi seconde della scuola secondaria con buoni risultati.
La rete che sostiene: costruzione di modelli operativi condivisi per l'accoglienza e l’orientamento del minore a rischio in collaborazione con l'Associazione ARETE'.
L’evento, rivolto a tutte le scuole della rete del 31° distretto, è stato dedicato ai docenti e agli operatori dei servizi sociali e sanitari che, per la loro funzione, incontrano quotidianamente situazioni problematiche di cui sono portatori i minori e necessitano di confrontarsi e chiarirsi su quali modelli costruire per segnalare alle autorità competenti le situazioni che richiedono interventi specifici. Notevole è stato l’interesse dei docenti dei vari ordini di scuola.
Educazione all’affettività e alla sessualità – in collaborazione con la ASL RMF – DMI consultorio familiare.
L’idea nasce dal comprovato bisogno, emerso da un confronto con la D.ssa Pasquali, di educare i nostri alunni più grandi ad un’affettività e sessualità consapevole. Sono stati organizzati:
- Incontri ragazzi/operatori sanitari presso la struttura ASL
- Convegno aperto al territorio: “Come parlare di sessualità a vostro figlio".
L’iniziativa ha coinvolto gli alunni delle classi terze della scuola secondaria e le loro famiglie; entrambe le componenti sono rimaste molto soddisfatte e si intende riproporre il percorso.
Progetto “Una scuola tante culture” finanziato dal MIUR come area a forte processo immigratorio.
Obiettivi generali:
- Accogliere e facilitare l’inserimento / integrazione dell’alunno nel contesto scuola
- Potenziare la qualità delle sue relazioni interpersonali nel rispetto della diversità culturale e etnica
- Sviluppare e sostenere la scuola nel processo interculturale
- Prevenire l’insuccesso scolastico, la dispersione e il disagio per mancato raggiungimento di traguardi consoni alle potenzialità specifiche degli alunni
- Prevenire il formarsi di stereotipi/ pregiudizi culturali per contrastare il razzismo e ogni forma di intolleranza
- Promuovere la Gestione Creativa del Conflitto e la Comunicazione Non Violenta attraverso attività laboratoriali
- Valorizzare le differenze linguistiche e promuovere iniziative di accoglienza e di scambio culturale
- Potenziare un rapporto costruttivo scuola-famiglia-territorio ( CARA e CERP)
- Apertura sportello di mediazione culturale con specialisti interni alla scuola e esterni
- Attività di gemellaggio con scuole straniere o ad intensità di immigrazione.
L’Istituto sta sperimentando la raccolta di buone pratiche di inclusione a partire dalla realizzazione di percorsi didattici in linea con le nuove indicazioni nazionali mediante l’individualizzazione del curricolo di scuola a partire dall’alunno, in condivisione con le famiglie; lo scopo ultimo è rispondere con alta professionalità alle sollecitazione del MIUR rispetto all’attivazione di una didattica inclusiva.
Progetto “Incontri”
I giovani hanno il bisogno di superare gli stereotipi e i pregiudizi più ricorrenti che riguardano l’ambito religioso scoprendo che ogni religione è una realtà “complessa” e variegata mediante la comprensione delle varie religioni con la conoscenza delle fonti e, soprattutto, con l’incontro diretto con persone che vivono la propria fede nell’esperienza quotidiana. (Buddisti, Ebrei, Induisti, Musulmani, Cristiani) per giungere ad un rafforzamento dell'identità personale e della consapevolezza di Sé, allo sviluppo delle capacità socio-relazionali come allo sviluppo di comportamenti che assumono le diversità personali e sociali come valori.
Progetto “Finestre”
Il progetto risponde al bisogno di formare la coscienza degli alunni di educare alla collaborazione-interazione nel rispetto di sé, dell’altro e della realtà che ci circonda. Favorire la riflessione sul tema dell’esilio, in particolare attraverso il contatto diretto con i rifugiati e l’ascolto delle loro storie di vita
Formare i giovani sul tema dei rifugiati politici mediante 8 argomenti. (Guerre e persecuzioni, diritti umani, diritti di asilo, donne rifugiate, bambini rifugiati in Italia, rifugiati celebri, società interculturale).
3. Cosa direbbe ai neo eletti rappresentanti di classe sul ruolo che i genitori possono e devono svolgere per aiutare la scuola a realizzare al meglio la propria offerta formativa?
Una preliminare osservazione va fatta sulla famiglia e sui genitori, pensando ad un modello di ieri: oggi sarebbe meglio parlare di famiglie allargate come anche di genitori single. A ciò si aggiunga che le nostre classi sono sempre più multietniche e quindi forse ci sarà da ripensare al modello di rappresentanza, per essere capaci di interagire con tante e diverse culture.
Il ruolo delle famiglie come sopra descritte, con il loro bagaglio di valori e di esperienze, hanno, dunque, il compito di contribuire alla coesione sociale, nel rispetto delle diversità, ma nel comune obiettivo di qualificare l’apprendimento e la formazione.
Il ruolo principale è quello di farsi portavoce di interessi, opinioni, esigenze e sentimenti degli altri genitori ed essere il tramite tra l’Istituzione scolastica e le Famiglie degli alunni. Fondamentale, per chi assume quest’impegno, è l’incontro ed il confronto con tutti gli altri genitori della classe, i docenti e le componenti che operano in ambito scolastico, in un clima di collaborazione e fiducia reciproci, tenendo presente che la responsabilità educativa primaria dei figli spetta ai genitori.
4. Quali dovrebbero essere le priorità del Comitato dei Genitori e come dovrebbe collaborare con i genitori eletti in Consiglio di Istituto?
Il Comitato dei Genitori (CdG) per sua natura è l’organo che consente la partecipazione dei genitori che volontariamente decidono di riunirsi e collaborare con la Scuola per sostenere l’attività, avendo come finalità il pieno benessere di tutti i bambini e dell’intera comunità scolastica. Ciò detto sarebbe utile che il CdG monitorasse i bisogni reali di famiglie e studenti, con capacità di discernimento rispetto a ruoli e funzioni di tutte le componenti della comunità educante (dirigente scolastico, consiglio d’istituto, consigli di classe, docenti, famiglie, amministrazione comunale). Il CdG potrebbe essere il motore della scuola con un serio lavoro di analisi, confronto e verifica di azioni tra tutte le parti della comunità, con l’obiettivo di contribuire a costruire una comunità scolastica che, con i suoi limiti e le sue ricchezze, consenta la migliore formazione possibile agli studenti.
5. Quando ero Presidente del Comitato mi è stata data la possibilità di accedere al sito web scolastico per aggiornare la pagina dedicata al Comitato dei Genitori, si potrebbe ripristinare e pubblicare lì l'invito a tutti i neo eletti rappresentanti di classe? (Il suo saluto ed augurio di buon lavoro sarebbe L'investitura ufficiale ed eviterebbe il pregiudizio di chi considera il CdG un organo CONTRO la scuola, in contrapposizione al Consiglio di Istituto).
Sarebbe per me un vero piacere riaccogliere il CdG nel sito della scuola.
20130929 Come nasce un articolo? Prima fase: documentazione.
Nel prossimo numero di OTTOBRE de IL NUOVO pubblicherò un mio contributo sul tema CRISI e SCUOLA. In che misura la crisi economica, con i conseguenti TAGLI al mondo della scuola, ha determinato dei cambiamenti nell'Offerta Formativa. Inizierò la mia indagine a partire dai SITI web scolastici di questi Istituti Comprensivi: (IC) leggerò il POF e raccoglierò informazioni su questa pagina del BLOG del Comitato dei Genitori.
1. IC di Campagnano di Roma che comprende anche 10. Mazzano. Dal POF ho ricavato i seguenti dati:
1.1 Sul contesto ambientale e socio - culturale.
Campagnano di Roma Mazzano
Romano
I comuni di Campagnano e Mazzano Romano sono
situati rispettivamente a 30 e a 40
Km a nord della capitale, al confine con la provincia di
Viterbo, in una zona collinare di origine vulcanica, caratterizzata, dal punto
di vista idrografico, dalla presenza nel territorio del fiume Treja e del lago
di Martignano.
Entrambi i comuni, di
origine medioevale, includono zone di alto valore paesaggistico-ambientale
(Valle del Treja, Valle di Baccano, lago di Martignano, località del Sorbo e di
Roncigliano) e aree protette, che rientrano nella perimetrazione regionale dei
Parchi naturali del Treja per Mazzano, di Veio e dei due laghi (Bracciano e
Martignano) per Campagnano.
Negli ultimi anni entrambi
i comuni hanno registrato un considerevole incremento demografico, determinato
in gran parte dal flusso migratorio dalla vicina metropoli, dall’est europeo e
da altri continenti.
Gli abitanti sono
dislocati tra centro storico, zone periferiche, zone residenziali e campagna.
Dal punto di vista
socio-economico i due comuni presentano gli aspetti specifici di un hinterland metropolitano poco
industrializzato, con qualche frangia rurale. Si registra la presenza di
numerose imprese artigianali a conduzione familiare e/o semi-industriale, di
numerose attività commerciali e l’evidente prevalenza del terziario.
Il livello socio-economico
risulta, in linea di massima, di tipologia media con fasce di reddito
medio-alto, ma con qualche situazione di disagio.
Per i collegamenti nel
territorio e con la vicina metropoli i due comuni sono serviti dai mezzi COTRAL
(assolutamente insufficienti per le esigenze della popolazione) e, da alcuni
anni, dalla linea ferroviaria extraurbana Viterbo-Roma raggiungibile tramite
servizio navetta a Cesano; le principali vie di comunicazione sono le Statali
Cassia e Flaminia; buona è la rete stradale a carattere provinciale e comunale. Nell’ultimo quinquennio la
popolazione scolastica è costantemente aumentata, soprattutto nella scuola
dell’Infanzia e conseguentemente nella Primaria. Per ovviare alla precarietà
della situazione, alcuni spazi ed edifici hanno subito modifiche strutturali e
funzionali, che sono ancora insufficienti.
Questo aumento demografico
ha portato all’inserimento di alunni provenienti da realtà culturali, etniche
ed economiche diverse che, se per un verso sono portatori di nuova linfa
culturale ed etica, per l’altro sono bisognosi di integrazione socio-ambientale
e di particolare sostegno formativo, informativo e strumentale, anche per la
non conoscenza della lingua italiana: questi alunni costituiscono circa il 18,2 %
del totale degli iscritti.
Anche la tipologia familiare è cambiata. I
genitori, spesso entrambi occupati nel lavoro, hanno meno tempo da dedicare ai
figli e si ha, quindi, un aumento progressivo della delega educativa alla
scuola e ad altre agenzie.
Rilevante è nel territorio
il fenomeno della tossicodipendenza che vede coinvolti anche i ragazzi più
giovani.1.2 sul numero degli alunni a.s. 2012/2013Scuola dell’infanzia 347
Scuola primaria 624
Secondaria di I grado 433
TOTALE ALUNNI 1404
CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE
C.T.P. n. 22: questa sigla indica il
Centro Territoriale Permanente che, ha come sede centrale l’Istituto
Comprensivo Campagnano.
Ad essa faranno riferimento tutte le scuole (Medie
ed Elementari) del Distretto 31°, presso le quali saranno istituiti dei corsi
che provvederanno all’Educazione e Formazione degli Adulti.
Gli obiettivi che il C.T.P. si prefigge sono
quelli indicati nell’Ordinanza Ministeriale n° 455 del 29.07.1997 riguardante
“l’Educazione in età adulta – Istruzione e Formazione” e cioè:
1) l’alfabetizzazione
culturale
2) il consolidamento e la
promozione culturale
3) l’acquisizione e il
potenziamento di conoscenze e competenze specifiche
4) la
pre-professionalizzazione e/o riqualificazione professionale
Il Coordinatore del Centro, coadiuvato dai docenti,
promuove:
·
incontri
con i Dirigenti Scolastici del territorio per il monitoraggio e lo sviluppo
dell’educazione permanente;
·
rapporti
con i soggetti pubblici e privati per realizzare le funzioni e gli obiettivi
del centro, curando la formalizzazione e l’applicazione degli accordi, delle
intese e delle convenzioni, anche al fine della dislocazione delle attività;
·
una
indagine conoscitiva delle necessità e dei bisogni del territorio per meglio
finalizzare le risorse, strutturali e finanziarie impegnate nella realizzazione
delle attività.
Le attività per l’educazione degli adulti previste
si articoleranno su cinque diverse offerte formative, destinate ad altrettante
categorie specifiche di utenti:
·
attività
didattico-educative rivolte alle pazienti ricoverate presso l’Istituto S. Maria
del Prato di Campagnano, nell’ambito del progetto “Recupero dell’handicap
adulto”. É prevista l’incentivazione di attività artistiche, artigianali,
pratico-manuali e informatiche anche con incontri e progetti da svolgersi
insieme ai ragazzi della scuola media;
·
corsi
finalizzati al conseguimento della licenza media inferiore;
·
corsi
di lingua inglese e di informatica, sia per principianti sia per i livelli più avanzati
(da svolgere presso le sedi di Campagnano e Mazzano);
·
corso
di lingua italiana per cittadini stranieri immigrati e giovani italiani.
·
corsi
di lingua italiana per stranieri (da svolgere presso le sedi di Campagnano e di
Mazzano)
·
corsi
di educazione alimentare.
Tutti i corsi per adulti si
svolgono in orario pomeridiano.
INTERCULTURA
La presenza di numerosi alunni stranieri,
appartenenti a culture e tradizioni diverse, impongono anche alla nostra scuola
di ripensare i percorsi formativi in una prospettiva interculturale. Trovare un
equilibrio tra la condivisione di valori comuni e le diverse appartenenze
socio-culturali, in uno scambio di saperi e conoscenze, significa promuovere in
tutti gli alunni un’adeguata formazione per vivere responsabilmente in questa
società tanto diversa dal passato.
Nei campi di esperienza e nelle U.D.A. saranno
privilegiate attività che favoriscano:
·
la
conoscenza e l’accettazione delle diversità: disabilità fisiche, mentali,
diversità di cultura, di razza, di religione, di stili di vita;
·
la
consapevolezza che l’incontro con persone di diversa cultura può arricchire le
proprie esperienze;
·
progetti
specifici volti alla conoscenza di tradizioni, usi e costumi dei ragazzi che
provengono da altre nazioni;
·
progetti
di recupero per le difficoltà linguistiche e di potenziamento nelle attività
creative.
2. IC di Capena
L’Istituto ringrazia tutti coloro (istituzioni pubbliche e private, singoli cittadini) che hanno sostenuto le nostre attività didattiche.
L’Amministrazione Comunale, oltre a fornire le strutture e i servizi di sua competenza, invia ogni anno un contributo economico, che viene utilizzato per l’acquisto di materiali, per finanziare attività didattiche e progetti.
La Fondazione Roma ha finanziato con 35.000 euro il completo rinnovamento dell’infrastruttura informatica della Scuola Secondaria di Primo Grado e con 29.000 euro l’acquisto di aule informatiche mobili per la Scuola Primaria.
L’Art Forum Würth ospita regolarmente le nostre manifestazioni scolastiche ed è sponsor dei corsi di strumento musicale.
La famiglia Miano ha donato alcuni Personal Computer alla Scuola Primaria e due macchine per la pulizia alla Sede centrale.
La Daimler-Chrisler ha donato alla Scuola Secondaria di Primo Grado un televisore e un videoregistratore digitale.
Ringraziamo, infine, tutte le famiglie che hanno versato il proprio contributo volontario. È un aiuto prezioso, che viene utilizzato di anno in anno dal Consiglio d’Istituto per l’acquisto di beni e l’erogazione di servizi agli studenti.
Per avere accesso al POF bisogna essere ACCETTATI. Quindi resto in attesa. Ringraziamo, infine, tutte le famiglie che hanno versato il proprio contributo volontario. È un aiuto prezioso, che viene utilizzato di anno in anno dal Consiglio d’Istituto per l’acquisto di beni e l’erogazione di servizi agli studenti.
3. IC " G. Pitocco" di Castelnuovo di Porto
Verbali del Consiglio di Istituto: 29.11.2012 Insediamento.
n. 8 Progetto BCC di Riano il Consiglio di Istituto approva all’unanimità lo svolgimento della Giornata del risparmio a cura della BCC di Riano
n. 9 DELIBERA n. 9 il Consiglio di Istituto approva all’unanimità la concessione dei locali di Via Roma alla
Associazione “Porto di terra”.
DELIBERA n. 1 1
il Consiglio d’Istituto approva la proposta alle famiglie di un tempo scuola di 25 ore settimanali con
il servizio mensa, per la scuola dell’infanzia. Il Consiglio d’Istituto approva i seguenti criteri: punti
1 (uno) per l’iscrizione di gemelli alla scuola, punti 30 (trenta) per l’aderenza del plesso di scuola
dell’infanzia e primaria richiesto rispetto alla residenza, l’equiparazione della residenza in una delle
zone di confine (Monte Vario, Ca' Bellina, Macchie di Scentella, Fontana Vecchia, Poggio Sereno)
alla residenza nello zonario di centro Urbano. Il Consiglio di Istituto respinge a maggioranza, 11
voti a favore, l’eliminazione dell’attribuzione di punti 3 (tre) per l’iscrizione di bambini i cui
genitori lavorano entrambi.
DELIBERA n. 1 7
il Consiglio di Istituto approva all’unanimità la partecipazione al Piano LIM in classe e Cl@ssi 2.0
ESTRATTO VERBALE N. 6
DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il giorno 23 maggio 2013 nei locali della Presidenza di Via Umberto I n. 20 alle ore 16:30 si apre la
riunione del Consiglio di Istituto per discutere iseguenti punti all’O.d.G.:
1. Approvazione verbale precedente;
2. Conto Consuntivo 2012 – delibera;
3. Variazioni al Programma Annuale – delibera;
4. Radiazione Residui Attivi;
5. Comunicazione decreto dirigenziale;
6. Parere sui criteri generali per l'assegnazione dei docenti alle classi;
7. Comunicazioni del Presidente;
8. Comunicazioni del D.S.
.
4. IC di Fiano www.icfiano.it
2. PRINCIPI FONDAMENTALI
Arricchimento e diversificazione
L’Istituto Comprensivo di Fiano Romano facendo proprio uno dei principi espressi da Don Lorenzo
Milani “Dare di più a chi ha di meno” intende sottolineare la necessità che l'azione educativa non si
realizzi in un'offerta unica e indistinta, indifferente alla diversità di cui ciascuno è portatore, ma si
articoli in modo da tener conto delle situazioni di partenza di ciascuno. Ne deriva che la scuola opera per:
• differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno;
• valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e
professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di
realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l'offerta formativa della scuola non si
limiti alle sole attività curricolari ma assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale.
L'arricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono finalizzati a garantire a tutti uguali
opportunità di crescita culturale.
Per ottenere questo risultato la scuola si adopera affinché:
• ogni attività didattica sia rivolta sempre alla totalità degli alunni;
• nessun alunno venga escluso per motivi economici dalle attività opzionali e/o integrative del
curricolo organizzate dalla scuola in orario scolastico;
• la frequenza scolastica di alunni che soffrono di temporanei e limitati impedimenti fisici sia quanto
più possibile regolare.
Uguaglianza e diversità
Il riconoscimento delle differenze e l'uguaglianza delle opportunità risultano, quindi, essere i principi
fondanti dell'azione educativa; ad essi si affiancano:
• il rispetto per ogni cultura
• il rifiuto di ogni forma di discriminazione.
La pedagogia interculturale è l’unica risposta pedagogica possibile ad una società multiculturale, il cui
obiettivo primario “…… si delinea come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un
tessuto culturale e sociale multiforme.” (circolare ministeriale n. 205 del luglio 1990). Compito della
pedagogia interculturale risulta essere quello di far sì che culture diverse convivano senza ignorarsi in
un rapporto fatto di scambi e di prestiti, di reciprocità, di negoziazioni e di ridefinizione continua
delle rispettive identità.
In questo senso, poiché davvero ognuno è portatore di diversità, la pedagogia interculturale si rivolge
a tutti; non è una pedagogia speciale per soggetti speciali, ma un progetto la cui centralità è
l'attenzione per il processo di maturazione sia cognitivo che affettivo - emotivo dei soggetti e della
flessibilità delle loro menti, del loro sentire e del loro agire.
L’educazione interculturale, pertanto, non va intesa come uno specifico ambito disciplinare, bensì come
una prospettiva culturale e pedagogica alla quale ispirare l’intervento educativo nel suo complesso.
3. IL CONTESTO DELL’I.C.
L’utenza dell’Istituto è estremamente diversificata: gli alunni provengono da famiglie assai differenti
per livello culturale e socio-economico.
Il tessuto socio-economico del paese è in continua evoluzione; ne consegue un aumento dei residenti,
sia per l’insediamento di famiglie provenienti da Roma sia per la forte immigrazione dall’est europeo,
dal Nord Africa e dal Sud America.
I bisogni
Da un’attenta analisi delle caratteristiche socio-economiche e culturali dell’utenza scolastica, che
risultano essere particolarmente differenziate, emergono bisogni di formazione e istruzione
altrettanto diversificati:
Integrazione alunni stranieri
Apprendimento della lingua italiana a diversi livelli di alfabetizzazione
Integrazione alunni diversamente abili
Apprendimento dei saperi adeguato alle diverse abilità
Recupero delle abilità di base: saper comprendere, sapere, saper fare, saper essere
Sviluppo delle abilità di base
Potenziamento delle abilità consolidate
Ampliamento dei personali orizzonti culturali
Superamento delle difficoltà personali e relazionali nell’ambito scolastico al fine di realizzare un clima sereno
Sviluppo armonico della personalità in tutte le sue componenti (Gardner: le intelligenze multiple)
Obiettivi e percorsi educativi e formativi diversificati
Percorsi per prevenire/affrontare la dispersione scolastica
Le risposte
Per rispondere ai bisogni rilevati, l’Istituto utilizza risorse strutturali, finanziarie, umane.
Quest’ultime, soprattutto, vengono utilizzate al meglio per una organizzazione dei servizi , delle attività scolastiche e della progettualità davvero rispondente alle attese dell’utenza e finalizzate al raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni. Tutto il personale scolastico è impegnato per mantenere il servizio di istruzione e formazione a livelli di qualità soddisfacente, nonostante la riduzione delle risorse finanziarie e umane.
Statuto del Comitato dei Genitori
(art.
15 D.Lgs. 297/94 Testo Unico delle disposizioni legislative
in materia di istruzione)
Premessa
Il
Comitato dei Genitori è un momento strutturato di partecipazione democratica
che, nel rispetto delle competenze attribuite per legge agli altri Organi
Collegiali, si occupa di tutti i problemi riguardanti la Scuola ed i rapporti
tra Scuola e Famiglia, tra le Famiglie degli Alunni e tra Scuola e Società,
creando un collegamento con gli altri Organi Collegiali.
Art.1 Costituzione del Comitato
In
riferimento ai principi ispiratori del D.Lgs. 297/94 è costituito il Comitato
dei Genitori (d’ora in poi denominato Comitato) dell’Istituto Comprensivo Statale
di Formello.
Il
Comitato è un organismo democratico ed è indipendente da ogni movimento
politico e/o confessionale.
Art.2 Finalità
Il
Comitato si pone come obiettivo strategico la promozione della genitorialità
intesa, sia come miglioramento della competenza educativa specifica per la
crescita dei bambini e dei ragazzi, sia come presenza più attiva e responsabile
all’interno delle istituzioni scolastiche e nel contesto comunitario locale.
Per
questo il Comitato assume il compito di migliorare la rappresentatività ed il
collegamento tra tutti i genitori degli alunni e gli Organi Collegiali
dell’Istituto: Consiglio d’Istituto, Dirigente Scolastico, Collegio dei
Docenti, qualora istituita, nonché con le Pubbliche Amministrazioni
relativamente alla materia scolastica.
Formula
proposte inerenti l’attività scolastica, la formazione degli alunni e degli
stessi genitori; apporta un contributo in relazione ad esigenze specifiche
della scuola o della sua gestione. Nell’ottica di un’idea di scuola come
comunità, promuove la partecipazione dei genitori alla vita della classe e
della scuola, promuove la condivisione tra gli stessi dei problemi educativi e
il rafforzarsi di reti solidali. A tal fine, e in sintonia con il Piano
dell’Offerta Formativa dell’Istituto e può promuovere incontri, corsi,
conferenze e gruppi di studio, invitando anche esperti esterni, od altre
iniziative anche per migliorare il livello qualitativo della formazione
scolastica.
In particolare propone indicazioni e/o soluzioni in merito a:
w interventi
di adeguamento e/o manutenzione degli edifici scolastici
w mensa
w trasporti,
pre e post-scuola
w iniziative
di informazione e/o formazione per i genitori
w educazione
alla salute, stradale, ambientale, interculturale
w Piano
Offerta Formativa (finalità
educative e organizzazione scolastica)
Può sollevare ogni altra questione che, nel
rispetto della libertà d’insegnamento e dei ruoli, sia giudicata meritevole di
approfondimento e che contribuisca a rendere la scuola centro di sviluppo
sociale e culturale del territorio.
w manifestazione
ed eventi per raccolte fondi finalizzate
ad accertate e condivise esigenze specifiche della scuola
w diversamente
abili
w supporto
in tutte quelle situazioni nella quali occorre coinvolgere la psicologa di
riferimento della Istituto (sportello di
ascolto)
w azioni
di sponsorizzazione e di co-mktg per progetti legati ad esigenze specifiche e
condivise della scuola
Art.3 Componenti
Fanno
parte di diritto del Comitato i rappresentanti di classe eletti dai genitori
degli alunni dell’Istituto, i rappresentanti dei genitori eletti nel Consiglio
d’Istituto Alle riunioni del Comitato Genitori possono partecipare anche altri
genitori, non avendo però diritto di voto.
Art.4 Organi del Comitato
Organi del Comitato sono:
il
Presidente, coadiuvato dal Vicepresidente, il Consiglio Direttivo (referenti di
progetto), il Segretario e il Tesoriere.
Il
Comitato dei Genitori elegge il proprio Presidente.
Il
Comitato, inoltre, elegge un rappresentante per ogni scuola dell’Infanzia,
Primaria e Secondaria di I grado, facente parte dell’Istituto, a maggioranza
relativa dei presenti in un’unica votazione. Viene così istituito il Consiglio Direttivo,
al cui interno i componenti scelgono il Vicepresidente. Il Comitato dei
genitori rimane in carica per l’anno solare successivo a quello in cui vengono
eletti i rappresentanti di classe.
IL
Presidente rappresenta i genitori di tutte le scuole facenti parte
dell’Istituto, pertanto il suo operato sarà caratterizzato da imparzialità,
obiettività ed equilibrio. Oltre a convocare le riunioni, presiederle ed
assicurare il regolare svolgimento, il Presidente rappresenta il Comitato nei
confronti delle altre famiglie, degli Organi istituzionali dell’Istituto
scolastico e
degli
Enti locali.
IL
Segretario, scelto tra i componenti del Comitato, ha il compito di redigere i
verbali delle riunioni.
Tutte
le cariche sono rieleggibili, nel rispetto dei requisiti di eleggibilità.
Art.5 Convocazione del Comitato
Il
Presidente convoca il Comitato dei Genitori ogni volta che ne ravvisi la
necessità e comunque almeno una volta all’anno. Le convocazioni avverranno
tramite la scuola, con comunicazione scritta a tutti i componenti, con
preavviso di almeno 5 giorni e con preciso ordine del giorno. Il Comitato può
altresì essere convocato quando lo richieda almeno un quinto dei componenti votanti
del medesimo.
Il
Consiglio Direttivo è convocato informalmente dal Presidente, che si avvale
della sua collaborazione per tutte le iniziative che interessano il Comitato
dei Genitori.
Art. 6 Assemblea dei Genitori
Per
ragioni particolarmente importanti il Comitato, tramite il suo Presidente, ha
facoltà di convocare l’Assemblea dei genitori di tutti gli alunni
dell’Istituto.
Art. 7 – Partecipazione
Posso essere invitati a partecipare alle Assemblee del Comitato,
senza diritto di voto e con scopi consultivi e propositivi, i rappresentanti
del Comitato di Gestione di ogni Scuola dell’Infanzia presente sul territorio,
bacino d’utenza dell’Istituto scolastico, i rappresentanti delle associazioni,
anche di fatto, di genitori o di famiglie che siano presenti nella scuola e
nella comunità
Art.8 Validità delle Assemblee
L’Assemblea
del Comitato si ritiene valida con almeno quinto dei presenti, purché siano state
rispettate le norme di convocazione di cui all’ art. 5.
Le
delibere del Comitato sono approvate con voto favorevole della maggioranza
relativa dei presenti con diritto di voto. In caso di parità prevale il voto
del Presidente.
Art.9 Sede
Il
Comitato:
a)
elegge la propria sede presso L’Istituto
Comprensivo di Formello in Viale Umberto I°, 3. La scuola è costituita da tre
plessi: Formello centro urbano (Scuola dell’Infanzia e Primaria), Le Rughe -
viale Spagna n°1 (Scuola dell’Infanzia e Primaria) e via degli Olmetti n°37 (Scuola
Secondaria di I grado “R. Rossellini”).
b)
trasmette per visione il presente Statuto al
Consiglio d’Istituto ed al Collegio del Docenti, lo espone nelle bacheche di
ogni plesso scolastico e lo invia all’Amministrazione Comunale di competenza
per opportuna conoscenza.
c)
Il comitato ha un suo proprio sito
“linkabile” dal sito dell’Istituto.
Art.10 Modifiche dello Statuto
Il
presente statuto può essere modificato dal Comitato dei Genitori, previo
inserimento all’ordine del giorno dell’assemblea convocata, con il consenso di
almeno due terzi dei votanti.
Art.11 Fondo cassa
A
tutti coloro che compileranno la scheda di adesione (sia con diritto che senza
diritto) al voto viene richiesto un contributo di 5 euro per costituire il fondo cassa del Comitato.
Art.12 Rappresentanza
Il
Comitato si impegna a rappresentare anche tutte quelle classi che non hanno un
Rappresentate eletto oppure che hanno un Rappresentate che non desidera
partecipare e aderire al Comitato.
Piano dell’Offerta Formativa
Istituto Comprensivo di Riano a.s. 2012/13
1.
I Progetti d’Istituto:
a. “Certificazioni Trinity” Scuola Primaria (classi Ve) e Scuola secondaria
L’importanza della Lingua Inglese è ormai riconosciuta a livello nazionale ed internazionale. Il
nostro istituto ha ritenuto opportuno introdurre nella scuola la cultura e la pratica della
certificazione dei risultati della lingua inglese in termini di abilità linguistiche raggiunti, con la
consapevolezza che la competenza comunicativa sta assumendo nella vita di tutti i giorni, a scuola,
nel lavoro e nei rapporti sociali.
Il TRINITY COLLEGE LONDON è un ente certificatore incluso nei protocolli d’intesa del Ministero
della Pubblica Istruzione e i suoi attestati sono riconosciuti a livello internazionale. Il nostro
Istituto è Centro Trinity dal 2003 quindi sede d’esame, responsabile la prof.ssa Paola Albanese.
Esso offre una serie progressiva di esami adeguati a quelli del Quadro Comune Europeo di
Riferimento. Gli attestati possono costituire una base per poter accumulare crediti formativi nella
scuola superiore a partire dal terzo anno. Infatti è nel passaggio dalla scuola secondaria di primo
grado a quella di secondo grado e poi all’università o al mondo del lavoro che bisogna provvedere
che qualsiasi credito acquisito durante la scolarità sia spendibile in tutto il percorso di formazione e
trasferibile in ambito professionale.
Il progetto coinvolge gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria e della terza classe della
Scuola Secondaria di primo grado secondo i diversi gradi di difficoltà e competenza linguistica. Da
questo anno scolastico 2012-13 il progetto “Certificazione Internazionale Trinity”, iniziato 10 anni
fa, è diventato un progetto d’Istituto.Gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria completano
la loro preparazione curriculare della lingua inglese con un corso tenuto dalla docente madrelingua
prof.ssa Angela Roberti che fornisce loro le competenze necessarie a sostenere l’esame di
certificazione internazionale Trinity di Grade 1. Nella Scuola Secondaria la sezione C a Tempo
Prolungato, avendo 1h in più di Inglese a settimana curriculare, ha già inserito nella sua
programmazione la preparazione all’esame
per il conseguimento della Certificazione
Internazionale, completata nel terzo anno con un corso di conversazione tenuto dalla docente
madrelingua , sempre in orario scolastico. Agli alunni delle altre classi terze della Scuola Secondaria
con un giudizio di disciplina buono-distinto-ottimo viene proposto un corso extra-curriculare
tenuto dalla docente madrelingua per la preparazione all’esame. I livelli di uscita della Scuola
Secondaria sono Grade 3 – Grade 4. Il servizio offerto dalla Scuola è a carico delle famiglie con
2.
I progetti di Lingua Inglese:
scuola dell’infanzia: “ Happy English” - progetto di lingua inglese rivolto agli alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia, approccio alla lingua inglese di tipo comunicativo con scoperta della sonorità della parola, coinvolgimento emotivo ed affettivo, socializzazione, integrazione.
Musical “ the jungle book”: rappresentazione teatrale in lingua per coinvolgere le classi in lavori interdisciplinari, migliorando la conoscenza della lingua inglese.
“Nativity”: prime forme di socializzazione con il testo in lingua inglese.
3. I progetti di valorizzazione delle Eccellenze:
XXIII olimpiade dei giochi logici, linguistici e matematici; Dal 1990, Gioia Mathesis ha ripreso l’organizzazione di gare di matematica chiamandole olimpiadi dei giochi linguistici estendendo la partecipazione a studenti dai 5 ai 20 anni di scuola di ogni ordine e grado, nel febbraio 2009 Gioia Mathesis è stata accreditata dal ministero della Pubblica istruzione fra gli enti per la valorizzazione delle eccellenze. Gli studenti attraverso lo svolgimento di test
dimostreranno le loro abilità logiche, mnemoniche, di calcolo e linguistiche.
Introduzione allo studio della lingua e della cultura latina:
Le docenti di Lettere prof.sse Letizia Di Prospero, Anna Maria Giroldini, Sabrina Ferrantin durante l’a.s. 2012-2013, terranno dei corsi di lingua e cultura latina, rispettivamente nelle seguenti classi, IIIB-IIE-IIIC.
Il corso è tenuto in contemporanea allo studio dell’analisi logica e del periodo; gli studenti verranno guidati nel mondo della cultura classica attraverso un primo approccio alle strutture della grammatica e della sintassi della lingua latina.
Progetto sulla Costituzione: per mantenere vivo tra gli studenti il ricordo degli avvenimenti più importanti della storia che hanno portato alla nascita della Repubblica Italiana.
4. Laboratori e Concorsi
Concorso Matteotti: (progetto in rete): far conoscere ai giovani la figura e l’opera di Matteotti attraverso un approfondimento del periodo storico del fascismo anche mediante conferenze e visite didattiche.
“Repubblica”: imparare a scrivere, con l’aiuto degli insegnanti, un articolo giornalistico o la didascalia di un’immagine, raccontare la realtà quotidiana, esprimere opinioni, interfacciarsi con importanti giornalisti di Repubblica che sveleranno loro i “segreti del mestiere”. I migliori elaborati verranno pubblicati su www.repubblica.it.
Concorso Giunti “The rural times”: imparare a costruire un giornale cartaceo e online, conoscere l’ambiente rurale passato e presente.
Concorsi musicali: la presenza di molti alunni che frequentano individualmente le scuole di musica locali e fanno anche parte della Banda cittadina, coniugata alla presenza di insegnanti qualificati, nonché di un attrezzato Laboratorio Musicale nell’Istituto, ha favorito la partecipazione a diverse manifestazioni musicali, ottenendo risultati apprezzabili.
Concerti di Natale e di fine anno scolastico aperti alla partecipazione delle famiglie.
Coro della Scuola, curato dalla Prof.ssa Retico ed aperto alla partecipazione degli alunni delle ultime classi della scuola primaria e a quelli della scuola secondaria.
Laboratori di scrittura con la collaborazione dell’Ass.ne “Pane, cioccalata e fantasia”.
Rappresentazioni teatrali per la scuola primaria e dell’infanzia in cui gli alunni
porteranno in scena testi tratti da fiabe e/o racconti letti in classe curando, in alcuni casi, anche la scenografia.
5. L’attività sportiva
Nell’istituto sono presenti progetti sportivi sia in continuità che per la scuola secondaria “Il corpo ed il movimento”, “Etica dello sport”, tenuti dai docenti di educazione fisica della scuola secondaria.
Nell’istituto è presente un gruppo sportivo studentesco.
Nell’anno scolastico 2012/2013 il nostro Istituto è entrato a far parte del programma di Alfabetizzazione Motoria per la scuola primaria.
“Alfabetizzazione Motoria” è il progetto che il Coni ha costruito insieme al MIUR quale sintesi delle migliori esperienze già da tempo realizzate sul territorio e che – come sistema sportivo - offre al mondo della scuola quale risposta concreta e coordinata che ponga l’attività motoria e sportiva in posizione di eccellenza nei processi educativi e formativi delle giovani generazioni.
8. IC di Sacrofano http://www.
Successivamente contatterò il Dirigente Scolastico per una mini intervista via EMAIL. Un'ottima sintesi è il PROGRAMMA ANNUALE, l'esercuzio finanziario, questo è quello dell' IC "G.Pitocco" di Castelnuovo di Porto.
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